L’eredità di Luigi Pirandello
Luigi Pirandello (Girgenti, 28 giugno 1867 – Roma, 10 dicembre 1936), Premio Nobel per la Letteratura nel 1934, è vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, ed è stato sicuramente uno dei principali protagonisti della crisi dei due secoli. Comprese a fondo il disintegrarsi dell’io e, come Nietzsche, percepì il nulla su cui poggia l’ordinato sistema di valori, che l’uomo si è costruito per proteggersi dal caos della vita.
Le tematiche principali del pensiero pirandelliano, che rappresentano la sua più grande eredità, ci mostrano questo straordinario autore del secolo scorso come un grande interprete della crisi:
- Perdita d’identità dell’uomo moderno
- Forma e vita
- La maschera
- Relativismo conoscitivo
- Immaginazione e follia come uniche vie di uscita dalla “trappola” della società e della famiglia
- Saggio “L’Umorismo” – Il sentimento del contrario
Ripercorriamo alcune di queste tematiche attraverso dei passi tratti dalla sua opera.
Perdita d’identità dell’uomo moderno
La vita ingojata dalle…
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Alessandra Otteri Mostra tutti
ALESSANDRA OTTIERI, dottore di ricerca in Italianistica presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (1998) e assegnista presso lo stesso Ateneo nel biennio 2000/2002, è docente a contratto presso l’Università “L’Orientale” di Napoli (dal 2004).
Ha collaborato con la cattedra di Letteratura Italiana Contemporanea presso il DIPSUM dell’Università degli Studi di Salerno. Presso lo stesso ateneo ha svolto attività di tutorato, didattico-integrative, propedeutiche e di recupero (2010-2012) e ha conseguito un secondo dottorato di ricerca (2013).
Nel 2012 ha partecipato all'ASN (abilitazione scientifica nazionale) conseguendo l'idoneità al ruolo di professore associato di Letteratura italiana contemporanea. È docente di materie letterarie nella scuola superiore.
Tra le sue pubblicazioni: I numeri, le parole. Sul ‘Furor mathematicus’ di Leonardo Sinisgalli (Milano, Franco Angeli, 2002); L’esperienza dell’impuro. Filosofia, fisiologia, chimica, arte e altre “impurità” nella scrittura di Valéry, Ungaretti, Sinisgalli, Levi (Roma, Aracne, 2006); Fillia poeta e narratore futurista. Dal “futurcomunismo” al genere “brillante” (Napoli, Guida, 2013, nuova edizione accresciuta; I ed. Napoli, Dante & Descartes, 1999).
Dal 2004 è caporedattore della rivista di letteratura e arte «Sinestesie», per la quale ha curato alcuni numeri monografici, e dal 2010 è direttore, insieme a Carlo Santoli, del supplemento «Sinestesieonline».
Nel biennio 2007/2008 ha scritto elzeviri, cronache letterarie e d’arte per la terza pagina dell’«Osservatore romano».
Studiosa delle avanguardie e di poeti e scrittori del Novecento (Fillia, Sinisgalli, Ungaretti, Caproni, Valery, Primo Levi, Scialoja), ha pubblicato saggi e articoli su riviste letterarie e d’arte («Filologia & critica», «Filologia Antica e Moderna», «Critica letteraria», «Annali dell’Istituto Universitario Orientale», «Quaderni di scultura», «Wuz», «L’Isola», ecc.).
Ciao Alessandra, e grazie per aver ribloggato questi miei appunti pirandelliani. Da oggi seguirò con molto piacere il tuo Italianostoria, animato da un intento più che nobile: la condivisione della conoscenza, che nel tuo caso è un sapere affinato “sul campo”. I tuoi appunti mi saranno sicuramente utili non solo come amante e studioso della letteratura, ma anche e soprattutto come docente a mia volta. Continua così!
Ti auguro una buona giornata.
Francesco
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Ciao Francesco! Grazie a te! Il tuo blog è pieno di spunti interessanti e sono certa che troverò altro materiale da attingere e da ribloggare. Il mio blog è appena nato, ma spero possa decollare. Un caro saluto
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